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Salvatore Brancaccio, “Niccolò de Lapi” 1880 Museo Nazionale Palazzo Reale di Napoli.

Massimo D’Azeglio nel suo soggiorno a San Marcello Pistoiese e Gavinana (teatro della famosa battaglia di Francesco Ferrucci battuto da Maramaldo), raccolse memorie orali locali che sviluppò nel suo romanzo storico “Niccolò de Lapi, ovvero i Palleschi e i Piagnoni”, pubblicato nel 1841 e ambientato nella Firenze sotto assedio (1530), divisa fra i sostenitori dei Medici (Palleschi) e i nostalgici del Savonarola (Piagnoni), dove le ansie di libertà dei repubblicani fiorentini sono metafora degli aneliti risorgimentali. Il romanzo narra le vicende di Lisa, sfortunata figlia di Niccolò, uno dei capi del partito dei «Piagnoni», che viene ingannata da Troilo Ardinghelli di cui lei si invaghisce. Fra i due viene celebrato un matrimonio fittizio, con tanto di servo travestito da sacerdote, ma Troilo, presto la tradisce lasciandola incinta. Furibondo, il padre Niccolò vuole cacciarla di casa, ma Troilo sceglie di tornare da Lisa, viene accolto e perdonato. In realtà Troilo ha il solo fine di spiare le mosse dei Piagnoni rivelandole agli assedianti medicei così da far catturare l’intera famiglia dei Lapi, che viene dispersa, e decapitare Niccolò . Lisa, uscita di senno e ancora innamorata di colui che l’aveva tradita, fugge nei boschi sopra Montemurlo di Prato, dove la famiglia si era rifugiata, e da qui vaga fino a San Marcello dove terminerà la sua esistenza proprio nella piccola grotta di Macereti; è qui infatti, che alcuni cacciatori trovano una vecchia, pallida, sfinita, con lunghi capelli bianchi, un portamento ancora nobile, in condizione di eremitaggio. Considerata una sorta di santa, o di strega, alla sua morte viene sepolta, dalla pietà del popolo, nel camposanto di San Marcello. Il romanzo di D’Azeglio divenne un bestseller nell’età risorgimentale tale da essere trasformato in melodramma nel 1880 su musiche del genovese Enrico Luigi Samengo, più raramente soggetto di opere pittoriche come quella del napoletano Salvatore Brancaccio. La Grotta di Macereti è frutto della lavorazione antropica delle cave del Monte Cerreto da cui si estraeva, tra sec. XV e XVI, il così detto “diamante di Pistoia” un tipo di quarzo, apprezzato in gioielleria.

In ricordo delle ricerche dell’Associazione Convivio OdV nell’ambito della manifestazione de “La Montagna a Fumetti 2023 – La Val di Là, oltre le montagne ed il pregiudizio”, agosto 2023, in collaborazione con il Museo Nazionale di Palazzo Reale di Napoli e Comune di San Marcello – Piteglio.

During his stay in San Marcello Pistoiese and Gavinana (the site of the famous battle where Francesco Ferrucci was defeated by Maramaldo), Massimo D’Azeglio gathered local oral memories, which he later developed into his historical novel Niccolò de Lapi, or the Palleschi and the Piagnoni, published in 1841. The novel is set in Florence under siege (1530), divided between the supporters of the Medici (Palleschi) and the followers of Savonarola (Piagnoni). Here, the republican Florentines’ yearning for freedom serves as a metaphor for the aspirations of the Italian Risorgimento. The story follows Lisa, the ill-fated daughter of Niccolò, a leader of the Piagnoni party, who is deceived by Troilo Ardinghelli, with whom she falls in love. A sham marriage is arranged between them, with a servant disguised as a priest, but Troilo soon betrays her, leaving her pregnant. Enraged, Niccolò wants to cast her out of the house, but Troilo returns to Lisa, is accepted and forgiven. However, his true intent is to spy on the Piagnoni’s moves and report them to the besieging Medici forces, leading to the capture and dispersal of the entire Lapi family and the execution of Niccolò. Driven mad and still in love with the man who betrayed her, Lisa flees into the woods above Montemurlo near Prato, where her family had taken refuge, and then wanders to San Marcello, where she ends her days in a small cave in Macereti. Here, some hunters find an elderly woman, pale and exhausted, with long white hair and a noble demeanor, living as a hermit. Considered a sort of saint or witch, she is buried in the cemetery of San Marcello by the compassion of the townspeople. D’Azeglio’s novel became a bestseller during the Risorgimento era, even adapted into a melodrama in 1880 with music by the Genoese composer Enrico Luigi Samengo, though rarely portrayed in paintings such as that by Neapolitan artist Salvatore Brancaccio. The Macereti Cave is the result of human activity in the quarries of Monte Cerreto, from which a type of quartz known as the “diamond of Pistoia” was extracted between the 15th and 16th centuries, highly valued in jewelry.

This translation is dedicated to the research by Convivio OdV as part of the “La Montagna a Fumetti 2023 – La Val di Là, oltre le montagne ed il pregiudizio” event held in August 2023, in collaboration with Museo Nazionale of the Palazzo Reale di Napoli and Comune of San Marcello – Piteglio.